Dentista Cuneo

Impianti “semplici” sono alla portata di molti professionisti, ma quando “non c'è abbastanza osso” uno specialista sa fare la differenza.
Eseguiamo tecniche sempre più moderne di implantologia con lo scopo di raggiungere, anche in caso di severe atrofie ossee, il migliore risultato possibile. Nel nostro studio si eseguono tecniche di prelievo osseo intraorale, corretta gestione dei tessuti molli e tecniche di ricostruzione dei mascellari atrofici sia per i difetti orizzontali che per quelli verticali.

Ispirata all'acquedotto romano e alla sua strutture ingegneristica durata 2000 anni e giunta a noi a volte ancora funzionanti, è la scuola italiana di implantologia, che ne ripropone il disegno.
Le prime esperienze in tal senso risalgono alla seconda metà degli anni '60, e alla fine degli ani '80 con l'invenzione dell'elettrosaldatrice ad opera del dr. Mondani.
Si possono inserire da 8 a 12 impianti con soddisfacenti prospettive di durata nel tempo

Attualmente, grazie allo sviluppo della ricerca scientifica inerente la superficie e la forma degli impianti e le moltissime esperienze cliniche accumulate negli anni, si è constatato che l’osteointegrazione si può ottenere con tempi più brevi da quelli previsti dal protocollo Brånemark attestandosi intorno ai 90 giorni indipendentemente se trattasi di mandibola o mascella. In casi selezionati di pazienti che presentano siti implantari con spessori e qualità d’osso adeguati, è possibile addirittura inserire gli impianti e contestualmente realizzare una protesi fissa provvisoria nella stessa giornata: si entra dal dentista senza denti e si esce con nuovi denti!

Mal di testa, strani scricchiolii aprendo e chiudendo la mandibola, acufeni, tensioni muscolari, cervicali, vertigini devono far pensare ad una causa orale dei disturbi legati alla malaocclusione.
Il nostro studio si ispira al Prof. Slaviceck e al prof. Pedro Planas. Nelle teorie e trattamenti proposti per una diagnosi precoce e funzionale e un approccio multidisciplinare.

La protesi è un dispositivo creato dall’odontotecnico su prescrizione dell’odontoiatra protesista per soddisfare le esigenze morfo-funzionali del paziente. Un buon lavoro di squadra tra odontotecnico dentista e paziente si realizza quando sono soddisfatte le caratteristiche di FUNZIONE, ESTETICA, PRECISIONE ED AFFIDABILITÀ.
La sinergia tra Odontoiatra, Odontotecnico e Paziente è fondamentale dal momento che la scelta del tipo di dispositivo protesico da realizzare dipende da fattori sia clinici che tecnici, come le condizioni fisiche e cliniche del paziente, le tecniche, i limiti dei materiali, le aspettative del paziente e l’unicità della protesi.

Maggiori informazioni

GrindCare è lo strumento all’avanguardia per confermare la diagnosi di bruxismo perché è prima di tutto l'unico strumento di misurazione domiciliare disponibile ad oggi.
Per esempio può controllare l’efficacia del trattamento con il bite, monitorando quanti movimenti mandibolari associati al bruxismo avvenivano in un soggetto prima del suo utilizzo e a distanza di mesi dopo la sua applicazione.
Sapevi che il 30% della popolazione adulta soffre di bruxismo che può seriamente danneggiare la propria qualità della vita?

Maggiori informazioni

Non solo apparecchi per “denti dritti”, ma un approccio che guarda con tempestività alle complesse relazioni occluso-posturali, respiratorie e muscolari. Agli inizi del ‘900 Balters, uno dei maggiori pioneri dell’Ortodonzia funzionale, notò che le malocclusioni provocavano disturbi come: otite, piede valgo, spalle cascanti e respirazione orale. Grazie all’utilizzo dell’apparecchio funzionale, oggi, puoi controllare la crescita ossea mandibolare e mascellare, orientandola verso la giusta posizione.

Maggiori informazioni

Invisalign o Clearstep, Clear Aligner e tanti altri nomi di dispositivi per riallineare i denti in modo che i l'apparecchio non possa essere visibile dall'esterno. Son soprattutto gli adulti che richiedono questa tipologia di dispositivo per ansia e imbarazzo legate ai problemi estetici e funzionali degli apparecchi posizionati sulla superficie esterna dei denti.

La bocca corrisponde alla prima parte dell’apparato digerente. Questo orifizio è molto importante per stabilire l’equilibrio di tutto l’organismo; per questo è necessario non sottovalutarne la forma e la posizione. Ultimamente sta sempre più prendendo piede l’aspetto olistico di tale disciplina, con particolare attenzione al mondo della biocompatibilità. In Odontoiatria classica invece si continua a lavorare con materiali estranei all’organismo. È bene prendere in considerazione queste nuove tendenze, affinchè il dentista ricerchi i materiali più idonei ed adatti ad ogni singolo paziente.

Rimuovere l’amalgama dentale è un procedimento delicato e molto importante. Tutto dipende da come viene rimosso il materiale. Solitamente si usa la cosiddetta diga di gomma, un sottile strato di lattice che permette di ricoprire la bocca, lasciando all’esterno solo i denti interessati al trattamento. Si tratta di un ausilio importantissimo che permette di igienizzare il campo operatorio e di evitare qualsiasi tipo di contaminazione del dente da parte della saliva. Per rimuovere le amalgame vengono utilizzate le frese in carburo di tungsteno, particolarmente dure e resistenti.

Le apnee ostruttive sono state riconosciute dal Ministero della Salute come una vera e propria sindrome (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS). Si tratta di un disturbo respiratorio del sonno che comporta ripetuti episodi di completa o parziale ostruzione delle vie respiratorie, con conseguenze a volte anche molto gravi. Questo disturbo, se sottovalutato, può ridurre notevolmente la qualità di vita di una persona.

Maggiori informazioni